L’erosione del suolo consiste nel fenomeno di asportazione del materiale che costituisce lo strato superficiale del terreno da parte dell’acqua e del vento attraverso azioni meccaniche e chimiche.
In Italia 6.633 comuni si trovano in aree a rischio idrogeologico: il 25% circa in aree franabili, il 19% circa in aree alluvionabili e la rimanente percentuale in zone soggette a entrambi i fenomeni. Questi dati riguardano situazioni critiche che richiedono impegni progettuali approfonditi ma che possono valutare l’impiego dell’ingegneria naturalistica. Accanto ai fenomeni più problematici vi sono anche moltissime situazioni di dissesto o di erosione superficiale che, trascurati, possono determinare, nel tempo situazioni di squilibrio e, quindi, problemi gravi.
I processi di erosione del suolo possono assumere vari aspetti, più o meno complessi e distinguibili nel tempo e nello spazio: i nostri prodotti trovano applicazione, principalmente, nel controllo delle erosioni superficiali da impatto (splash erosion) e da ruscellamento superficiale, con erosioni laminari (sheet erosion). Fenomeni che, se trascurati, generano situazioni più complesse con formazione di rigagnoli che, approfondendosi, generano solchi più profondi, veri e propri fossi. Un altro fenomeno cui spesso si assiste nei versanti di nuova realizzazione è lo scivolamento dell’orizzonte superficiale, formato da terreno vegetale apportato, sullo strato sottostante di inerte. I nostri prodotti trovano applicazione nel controllo dell’erosione superficiale per favorire l’innesto della vegetazione che svolgerà, nel tempo, il vero consolidamento del suolo.