L’impiego di materiali vivi per la protezione e il consolidamento di sponde lungo i corsi d’acqua, i laghi e le coste marine vanta una lunga tradizione. Mai come oggi gli interventi di riqualificazione fluviale devono tenere conto dell’ecosistema fiume nel suo complesso: l’acqua che trasporta, la fauna e la flora che sostiene, l’energia che permette di generare, i trasporti che si possono fare e gli spazi ricreazionali che offre. Non è possibile trasformare il fiume in un rigido canale senza tenere conto delle dinamiche interne ed esterne che esso condiziona: ogni cambiamento dà origine a nuovi stati di equilibrio che possono determinare, nel tempo, cambiamenti, anche rilevanti, nella qualità dell’acqua e nella disponibilità di habitat. La riqualificazione fluviale si ispira alla necessità di ristabilire un equilibrio nella struttura generale, nelle funzioni e nella capacità di autodepurazione quali erano prima dell’azione di disturbo. I nostri materiali, per il controllo dell’erosione spondale, si basano sui principi dell’ingegneria naturalistica impiegando piante autoctone e strutture morte abbinate a sistemi ingegneristici avanzati per garantire i migliori risultati.