L’impiego di isole galleggianti vegetate consente di introdurre strutture con vegetazione laddove i livelli idrici non consentono l’affermazione di flora elofita. Il progetto originale dell’intervento nell’area SIC “Il Casone del Partigiano” prevedeva la realizzazione di due isole in terra. Questo avrebbe significato lo svuotamento del bacino, la movimentazione di terreno, l’impianto di specie vegetali e il nuovo riempimento. Lo svuotamento e la movimentazione di terreno sicuramente avrebbero determinato impatti negativi sui pesci, gli anfibi e rettili che vivono nell’area oltre al disturbo degli uccelli a causa della presenza di mezzi meccanici per un periodo di tempo abbastanza lungo. In poche ore sono state installate due isole galleggianti vegetate AquaGreen® Tipo SRD, una di 20,65 metri quadrati, l’altra di 26,55: senza modificare nulla della situazione esistente. Le isole sono occupate da vegetazione elofita (Typha, Carex, Iris, Phragmites, Lythrum, Alisma, Butomus, Sparganium) ottenuta da semi raccolti nel Parco del Ticino, germinati nel maggio scorso e trapiantati su biostuoia in cocco nell’ultima decade di luglio. Le biostuoie vegetate sono state posizionate sul galleggiante. Al di sotto di questo è stata inserita una retina per proteggere gli apparati radicali dai pesci erbivori. L’utilizzo di sistemi flessibili ha permesso di movimentare e trasportare velocemente il prodotto.
La preparazione delle isole galleggianti vegetate segue un procedimento definito che permette lo sviluppo delle piante sia a livello radicale che dell’apparato vegetativo sui supporti in cocco. Il tempo è variabile ed è legato alla stagione: può andare da 15 giorni a quattro settimane. Una volta che la vegetazione si è ben sviluppata le isole galleggianti vegetate vengono preparate per il trasporto e la consegna: nelle foto è illustrata l’evoluzione di un’isola galleggiante vegetata AquaGreen® tipo SRD, a tappeto flessibile. Dalla coltivazione in bacino nel nostro vivaio all’allestimento su bancale per la consegna. L’ultima immagine mostra lo sviluppo radicale al di sotto della stuoia di galleggiamento: su questi apparati, che si svilupperanno liberamente nell’acqua, si potrà sviluppare la flora microbica che consentirà la degradazione dei composti chimici presenti nelle acque. Queste isole sono state consegnate al sistema di finissaggio di un impianto di fitodepurazione. Nella prossima primavera si provvederà a verificare lo sviluppo della vegetazione delle isole galleggianti vegetate messe in opera e l’attività sulle acque in uscita che vengono costantemente monitorate. I dati raccolti permetteranno di acquisire ulteriori informazioni sulla risposta delle differenti specie utilizzate alle caratteristiche delle acque in cui si sviluppano.
Per approfondire le informazioni circa le potenzialità di impiego delle isole galleggianti vegetate chiedere il manuale “Isole galleggianti artificiali: Ecotecnologie per il trattamento delle acque e per il miglioramento degli habitat”
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